Il Gran Carnevale di Maiori, storia e tradizione dal 1971

Visitare la Costiera Amalfitana non significa solo scoprire paesaggi meravigliosi e tuffarsi in un mare cristallino. Ciò che rende questa terra ancora più affascinante sono le tradizioni, tramandate da tempo di generazione in generazione e tutt’oggi molto sentite dalla popolazione locale.

Le tradizioni si rispecchiano nella cucina, nel modo di parlare e anche nelle manifestazioni folkloristiche. Un evento che ogni anno riunisce gran parte delle città della Costiera è il Gran Carnevale di Maiori, diventato uno dei più importanti in Italia, secondo solo a Venezia e Viareggio.

Il Carnevale è un’occasione perfetta per concedersi un tour della Costiera e immergersi nel calore e nell’accoglienza che da sempre la caratterizzano.

Le origini del Carnevale Maiorese

Secondo la tradizione, il Carnevale di Maiori avrebbe avuto origine da una competizione interna con la vicina Minori. Quest’ultima, negli anni ‘60, era solita organizzare ogni anno una sfilata in maschera a tema, ospitando di volta in volta una città diversa della Costiera.

Si dice che l’anno in cui toccò a Maiori, ovvero nel 1970, la delegazione maiorese portò sul palcoscenico una scena tratta dal Satyricon di Petronio. Tuttavia, questa rappresentazione non ebbe particolarmente successo tra gli abitanti di Minori, che le assegnarono il terzo e ultimo posto della classifica.

I Maioresi, scontenti, si ripromisero di organizzare una propria sfilata l’anno successivo, dando origine a quello che oggi conosciamo come Gran Carnevale Maiorese.

Un importante successo in Costiera

In un primo momento, questo nuovo Carnevale assunse le stesse caratteristiche di quello di Minori, ovvero un corteo di carri con scenografie e maschere a tema.

Tuttavia, dopo poco iniziò a configurarsi sempre di più con una sua identità, diventando una vera e propria tradizione legata al folklore popolare locale.

Ed è proprio questo aspetto che fece conoscere e apprezzare il Carnevale di Maiori in tutta la Costiera Amalfitana.

L’evoluzione con l’uso della cartapesta

L’introduzione della cartapesta per la costruzione dei carri negli anni ‘70 segnò una vera e propria svolta artistica.

Tutt’oggi, ogni anno, dopo Natale, centinaia di cittadini si trasformano in maestri della cartapesta e si dedicano alla realizzazione dei carri allegorici fino alla domenica che precede la prima sfilata. C’è chi modella il ferro creando lo scheletro dei personaggi, chi recupera la carta, chi colora, chi si occupa dei movimenti del carro: ognuno dà il suo contributo, a seconda delle proprie competenze.

A completare la sfilata gli immancabili gruppi di ballo.

Il Carnevale oggi

Ancora oggi il Gran Carnevale è una tradizione molto sentita da parte degli abitanti di Maiori, nonché un’occasione di scambio e condivisione tra le varie comunità del territorio circostante.

Arrivato ormai alla 48 esima edizione, quest’anno l’evento si svolgerà a primavera, dall’8 al 15 maggio. Si rivela così un’occasione perfetta per visitare la Costiera Amalfitana e le sue bellezze. Una meta da non perdere è sicuramente Positano, dove potrai goderti un soggiorno sul mare, immerso tra tutti i comfort che solo un hotel come Le Agavi, 5 stelle luxury, può offrirti.

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