Una vacanza in Costiera Amalfitana apre le porte su diverse, incredibili realtà. Se soggiorni a Positano in estate puoi saziarti di sole e acqua tersa, riparandoti nelle calette nascoste o al fresco della macchia mediterranea.
Una vacanza in Costiera Amalfitana apre le porte su diverse, incredibili realtà. Se soggiorni a Positano in estate puoi saziarti di sole e acqua tersa, riparandoti nelle calette nascoste o al fresco della macchia mediterranea. In autunno puoi visitare borghi marinari cristallizzati in un tempo lontano e magico, esplorare le meravigliose ville di Ravello, perderti tra i vicoli di Amalfi…e molto altro ancora. L’inverno è la stagione delle feste e delle tradizioni natalizie in Costiera Amalfitana, bagnata di luci e impreziosita dai presepi dei maestri artigiani.
Se soggiorni a Positano in primavera, potrai già godere di pigre giornate trascorse in spiaggia, ma ti consigliamo di dedicare un po’ di tempo anche ad escursioni di trekking in scenari da favola. Oltre allo splendido Sentiero degli Dei, un itinerario mozzafiato si snoda a Punta Campanella, all’estremità della Penisola Sorrentina
Un sentiero tra natura e mito
Il territorio di Punta Campanella sboccia laddove la catena dei Monti Lattari declina dolcemente verso il mare. Si origina qui una lingua di terra che congiunge la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana, si allunga sul Mar Mediterraneo e pare voler lambire l’Isola di Capri. Costituisce una delle regioni più variegate e sorprendenti per panorama e ricchezza di specie vegetali, tanto da rientrare nell’’Area naturale marina protetta di Punta Campanella.
Se sogni di passeggiare in un abbraccio di verde ed effluvi di mirto, erica e ginepro, dovresti assolutamente praticare trekking a Punta Campanella. Questa zona è inoltre pervasa da un’aura speciale, commistione di memorie storiche e suggestioni leggendarie. I miti greci si diffusero moltissimo in questa parte della Penisola Sorrentina, tanto che il sentiero che unisce Monte San Costanzo a Punta Campanella prende il nome di Sentiero di Athena. E non è tutto: secondo la tradizione popolare Punta Campanella fu la sede di un maestoso tempio greco deputato al culto delle sirene e voluto dall’eroico re di Itaca, Ulisse. Simili vicende si perdono nella folta nebbia dei secoli, non trovando fondamento tangibile, ma ci piace credere che qualcosa di leggendario accadde davvero in queste terre.
Testimonianze concrete attestano invece il ruolo storico di Punta Campanella, a lungo crocevia di scambi culturali e commerciali e, perciò, contesa da popoli rivali. Ecco perché nel 1300 venne eretta una torre di avvistamento per avvertire i locali in caso di incursioni saracene dal mare. In cima alla fortificazione si trovava una campanella dal suono argentino, in funzione di allerta sul territorio circostante.
Escursione a specchio sul mare
Punta Campanella si raggiunge soltanto a piedi, in circa un’ora di passeggiata da Termini, ultimo borgo abitato della Penisola Sorrentina. L’itinerario è adatto a tutti, non presenta passaggi impervi, ma delizia lo sguardo: vedute sul mare cristallino e frammenti di vegetazione autoctona compongono un mosaico perfetto.
Proseguendo nel cammino, ti troverai su una mulattiera greco-romana delimitata da ampi stralci di cielo e scorci di verde mediterraneo. Ad un certo punto, i contorni inconfondibili dell’Isola di Capri appariranno nitidi e, sulla destra, ammirerai la Torre di Fossa di Papa.
Inizia ora la vera escursione al pianoro di Punta Campanella, annunciato dalla torre saracena e dai resti del Santuario di Minerva, di origine greca, una volta maestoso baluardo sacro. Da questa posizione, domini le acque limpide del Golfo di Napoli e il territorio circostante: all’orizzonte Capri seduce maliziosa, Ischia e Procida non sembrano così distanti in giornate prive di nubi. Per concludere la tua escursione a Punta Campanella, discendi il sentiero – piuttosto ripido – che conduce alla Grotta delle Sirene e prova a decifrare l’antica scritta in Osco incisa nel punto di approdo per il Santuario di Minerva.